“Senti lo mare” dom 4/7 Monte Santa Maria
dom 4/7 ore 5.15
Monteciccardo, Monte Santa Maria
“Senti lo mare”
Dall’alto della collina le note di un violino accompagnano il sorgere del sole.
musica di H. Biber, J. Schmeltzer e G.Tartini,
Tommaso Luison, violino
Willem Peerik, basso continuo
“E alle stecche delle persiane già l’alba. Il gallo, improvvisamente, la suscitò dai monti lontani, perentorio ed ignaro, come ogni volta. La invitava ad accedere e ad elencare i gelsi, nella solitudine della campagna apparita”.
Bastano queste tre righe monumentali di Carlo Emilio Gadda, per rendere inutile qualsiasi altro tentativodi de-scrivere l’atmosfera surreale, e al tempo stesso concreta, come solo può averelo svelarsi del sipario dell’alba.
Immaginate una tenda, una delicata cortina e il nitore che si diffonde per “elencare i gelsi” e, “nella solitudine della campagna apparita”, far comparireanche un clavicembalista con uno strumento verde e decorato in oro, come è verde il verde di quell’ora e oro come l’oro del sole che comincia il suo raggiante lavoro quotidiano di miliardi di albe. Una dietro l’altra, forse la stessa, l’unica.
E poi c’è il primo calore sul legno di un violino antico, stagionato e “albeggiato” forse, da innumerevoliaurore della Val di Fiemme. Profumo di abete rosso… quelloche scaturisce dalla cassa armonica di Tommaso Luison,arco sapientee crinie corde,ed equilibrio timbrico di unghie e nervi e polpastrelli a premere sulla tastieraminuta.
Sublime attrito che fa sobbalzare all’orecchio e al cuore la maestria diGiuseppe Tartini(Pirano, 1692 – Padova, 1770), Johann Heinrich Schmeltzer (Scheibbs, 1620 – Praga, 1680), e la spiritualità diHeinrich Ignaz Franz Von Biber(Wartenberg, 1644 – Salisburgo, 1704) la cui composizione in raccolta, dà il titolo all’appuntamento. Pizzicare perfettamente intonato alle corde di quell’ora in cui la musica si sveglia dall’ultima notte in cui un clavicembalista di nome Peerik, con la musica in testa, si sveglia all’improvviso, aprendo gli occhi sullo spartito macchiato diquel caffèdolce e amaro che precede il rituale del palcoscenico.
“Senti lo mare” è il titolo della prima serata in cartellone di Musicae Amoeni Loci 2021, il mare visto da Monte Santa Maria di Monteciccardo, che incolla all’orizzonte il cielo e che fa colare il cielo sulla terra e sull’acqua come una piccola ed immensa goccia di mare… Miriam: “goccia di mare”, “stilla maris”, “stella di mare”, la dolcissima Vergine Maria alla quale il concerto è dedicato per mettere ancora una volta il Festival sotto la Sua protezione.
Le Sonate del Rosario, di Von Biber sono come grani di preghiere per omaggiare la Madre di Dio, chiedendo intercessione al proprio Angelo Custode, fedelissimo compagno di speranza, preghiera e intimo suggeritore di splendide melodie ed esecuzioni che fanno capire a orecchie attente che la musica è cosa del Cielo.
L’alba èl’ora del pane, del profumo di prelibatezze e della buonissima colazione di una volta offerta da uno storico e fedelissimo sponsor di Musicae Amoeni Loci: il “Forno di Mariella Mosca”. Perfetto inizio di giornata, perfetto inizio di un bel programma musicale che ci accompagnerà per buona parte dell’estate con vigore, energia e creatività.
di Simone Schiochetti
“Senti lo mare”: l’alba della musica
Un violino, un clavicembalo e il mormorio di una brezza leggera…
Tommaso Luison, violino barocco
Willem Peerik, clavicembalo
Programma:
Heinrich Ignaz Franz Biber (1644-1704)
Sonata n. 1 „L’Annunciazione“ (dalle Sonate del Rosario)
Giuseppe Tartini (1692-1770)
Sonata VI “Senti lo mare” B.e1
Heinrich Ignaz Franz Biber (1644-1704)
Passagalia (dalle Sonate del Rosario)
Giuseppe Tartini (1692-1770)
Sonata XXII “Deh serbate, Amici Dei” B a2
Johann Heinrich Schmeltzer (1620-1623)
Ciaccona in La maggiore
Tommaso Luison, violinista e musicologo, si dedica alla ricerca nei diversi repertori per violino, dalla musica antica ai linguaggi della contemporaneità, dalla musica popolare alla grande tradizione classica.
Si diploma in Violino con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Vicenza, sotto la guida di Giovanni Guglielmo. Si perfeziona in seguito con Domenico Nordio, Ilya Grubert e, per il repertorio del Novecento e contemporaneo, con Enzo Porta. Per la musica da camera segue i corsi del Trio di Trieste, di Kostantin Bogino e del Trio Altenberg. Consegue la laurea in Lettere e Filosofia nel 2009 con il massimo dei voti e la lode presso l’Università di Padova.
Svolge regolarmente attività solistica e di musica da camera e ha collaborato come Concertmaster con orchestre quali Orchestra di Padova e del Veneto, Teatro Lirico Petruzzelli di Bari, Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, The Musicians of the King’s Road (Finlandia). Ha suonato in ensemble quali Trio Malipiero, Ensemble Musagète, Ensemble Concordanze, Solisti Filarmonici Italiani. Nel 2008, vincitore di concorso, entra stabilmente nell’Orchestra della Fondazione Teatro Comunale di Bologna, dove lavora attualmente. Negli anni più recenti si dedica all’approfondimento del repertorio per violino solo di tutte le epoche e di tutti i generi, con particolare attenzione alla contemporaneità, al periodo Sei-Settecentesco e alla musica popolare.
Si dedica all’approfondimento della prassi esecutiva barocca, con particolare riferimento alla Scuola di Tartini e al violinismo italiano del ’700. Nel 2009 si laurea in Lettere e Filosofia con il massimo dei voti e la lode presso l’Università di Padova, con una tesi di filologia musicale su Giuseppe Tartini. Partecipa a convegni internazionali di musicologia e pubblica nella rivista Ad Parnassum, per la casa editrice Ut Orpheus di Bologna. Partecipa all’Edizione Nazionale delle Opere di Tartini per l’Editore Bärenreiter, seguendo in particolare il volume dedicato ai concerti per violino e orchestra con strumenti a fiato.
Appassionato di musica popolare, pubblica nel 2012 il libro Ballabili antichi per violino o mandolino. Un repertorio dalle Dolomiti del primo Novecento. Nota Edizioni. Collabora in alcuni concerti con il gruppo di musica popolare veneta Calicanto e con l’Orchestra Popolare delle Dolomiti. E’ tra i fondatori del collettivo Tajaf, con il quale approfondisce una scrittura musicale originale e legata alla performance teatrale e alla multimedialità. Ha scritto le musiche per alcuni spettacoli con l’attore Andrea Pennacchi. Tiene masterclass e progetti divulgativi sulla didattica di Tartini nei Conservatori italiani (Mantova, Trieste, Padova, Sassari) e i corsi di Formazione di base al Conservatorio di Rovigo (2007-2010). Insegna Violino nei Conservatori di Mantova (2011), Padova (2013), Cesena (2014-2015) e Sassari (2015-2018) e Musica da Camera al Conservatorio di Benevento (2020).
Dal 2021 insegna Violino al Conservatorio “Venezze” di Rovigo.
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